Ristrutturare il pavimento e rivestirlo con i metalli

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La scelta dei materiali di rivestimento, utilizzabili in un intervento di ristrutturazione edilizia che coinvolga indifferentemente l’intera superficie pavimentale o solamente una sua parte, si arricchisce oggi di un’importante novità: i nuovi rivestimenti in metallo fuso, capaci di conferire un aspetto esclusivo e assolutamente originale a qualunque contesto abitativo, nei quali l’eleganza si sposa a prestazioni sempre d’eccezione.

Rivestimenti in metallo con fusione a freddo: la tecnica

Il rivestimento dei pavimenti con materiale ceramico che simuli i riflessi caratteristici dei metalli preziosi o l’ossidatura delle superfici metalliche invecchiate è una pratica già in uso da diverso tempo, che risulta sempre di grande impatto visivo, sia che venga impiegata per piccoli elementi decorativi, trasformati dalla patinatura dorata in una sorta di incasti preziosi, sia per superfici più ampie. Più recente è invece la tendenza a rivestire il proprio pavimento con veri e propri elementi metallici, lavorati singolarmente o coniugati tra loro, per dar vita a delle superfici di prestigio, intrinsecamente luminose e resistenti nel tempo: accanto ai tradizionali metodi di posa, che impiegano lastre del materiale prescelto incollate al pavimento attraverso colle specifiche per materiali ferrosi, è stata recentemente introdotta la tecnica della fusione a freddo del metallo, che impiega appositi attivatori chimici (generalmente in formule brevettate), volti a rompere la catena molecolare del materiale e renderlo disponibile allo stato liquido. In questo modo il metallo può essere steso su tutto il pavimento da ricoprire come una resina, creando una superficie priva di interruzioni e fughe, particolarmente igienica e facile da pulire.

I vantaggi della ristrutturazione ambientale con la tecnica della fusione a freddo

La fusione molecolare permette di ricoprire con il metallo prescelto qualunque tipo di superficie, dai massetti cementizi o autolivellanti a pavimenti preesistenti in legno, marmo, vetro o ceramica, dalla zona della cucina alla camera da letto, le scale, pareti curve o colonne. Essendo necessario soltanto un sottile strato di metallo per ottenere una superficie di grande impatto scenografico, questa tecnica consente di rivestire anche i pavimenti di soppalchi o solai di antiche costruzioni, senza comportare problemi di carico eccessivo: a differenza di altri tipi di rivestimento pavimentale, da noi affrontati in questo articolo, il rivestimento in metallo fuso non comporta quindi la necessità di rifilare eventuali porte interne già presenti né crea antiestetici dislivelli con altri pavimenti della casa. Anche nel caso dei pavimenti in metallo con fusione a freddo, prima di intervenire, sarà comunque necessario prevedere la possibilità di rinnovare gli impianti preesistenti, spostandoli a parete.

La nuova tecnica di lavorazione dei materiali non compromette le proprietà organolettiche, che sono loro proprie, garantendo i rivestimenti pavimentali in metallo dal trascorrere del tempo e rendendoli particolarmente resistenti all’usura, adatti quindi ad essere impiegati anche su superfici di grande passaggio o in esterni.

La completa malleabilità del metallo allo stato fuso consente infine di ottenere soluzioni decorative esclusive, capaci di comunicare sempre rinnovate emozioni: per un effetto tridimensionale, si può ulteriormente arricchire la nuova pavimentazione con inserti in vetro o cristallo colorato, che creeranno cangianti riflessi a seconda dell’illuminazione ricevuta.

La scelta dei metalli nel rivestimento a fusione molecolare

La tecnica della fusione a freddo permette la massima personalizzazione nella scelta del metallo impiegato per il rivestimento del proprio pavimento e la sua caratterizzazione superficiale: oltre alla colorazione, si possono scegliere gli effetti di lucidatura o satinatura preferiti. Si possono così creare degli ambienti completamente rivestisti in zincanto, inox o lamiera, o scegliere dei materiali più insoliti per ottenere delle superfici davvero originali, come il rame o l’ottone: immaginate di poter camminare su un oceano di sfumature bramate, che diffondono le loro ombre rosate sulle pareti del vostro living, o di accompagnare i vostri ospiti al vostro ballattoio, facendoli salire per una scala aperta completamente rivestita nel caldo e avvolgente ottone, magari retroilluminato per dar vita a degli effetti di grande suggestione.

I costi del rivestimento pavimentale in metallo

Nel computo delle spese di ristrutturazione di un pavimento occorre tenere in considerazione gli interventi preliminari alla stesura del nuovo rivestimento metallico: come per gli altri casi di rivestimento di pavimento con materiali più tradizionali come il legno o la ceramica, non si rende ovviamente necessario demolire il preesistente, con considerevoli vantaggi in termini di tempo e denaro. Inoltre anche per il rivestimento in metallo fuso, come già avviene per le resine o il cemento, non sarebbe obbligatorio neppure prevedere un intervento di livellamento in caso di superfici rovinate o con dislivelli, poiché la duttilità del materiale si presta adeguatamente a sanare eventuali scompensi: tuttavia, dato il costo piuttosto elevato dei metalli, è consigliabile, in presenza di evidente displanarità o irregolarità superficiali impiegare una preventiva base di cemento autolivellante, decisamente più economico, sulla quale si andrà poi a posare il rivestimento prescelto.

È quindi fondamentale tenere in considerazione l’elevato livello di trasmissibilità termica dei metalli, tale da richiedere l’introduzione di buon sistema isolante, specialmente se usati direttamente su massetto: se questi ne è privo, occorre adottare una delle soluzioni intercapedine, da posizionare sopra il massetto e sotto la pavimentazione finale, come materassini, tappettini o pannelli isolanti. In presenza di una precedente pavimentazione con impianto di riscaldamento radiante, il rivestimento in metallo rappresenta invece, proprio per le proprietà organolettiche del materiale, un’ottima soluzione restaurativa, da preferirsi alle alternative in legno o moquette che, sovrapposte alla pavimentazione già esistente, ridurrebbero in parte l’efficienza dell’impianto stesso.

Infine il costo proprio del rivestimento in metallo è ovviamente legato alla scelta del materiale da utilizzare: il ferro risulta una delle soluzioni più economiche, adatta sia ad ambienti più tradizionali, cui conferisce una forte impronta storica, sia a living moderni, di cui sposa gli ideali di raffinata sobrietà, mentre il rame, nella versione naturale o brunita, l’ottone o il bronzo sono materiali dalle indubbie proprietà estetiche, ma più costosi. Un ottimo rapporto qualità-prezzo è garantito dall’impiego di rivestimenti in acciaio, alluminio o zinco-titanio, una soluzione high-tech in grado di abbinare l’elevato impatto estetico ad ottime prestazioni in termini di calpestabilità e resistenza agli urti ed ai graffi: l’alluminio in particolare, per il peso specifico molto basso, è il più indicato per la ristrutturazione di scale e solai. Per i costi elevati della materia prima, la tecnica della fusione molecolare viene infine generalmente adottata con metalli preziosi esclusivamente in rapporto a limitati rivestimenti decorativi, che si intende far risaltare all’interno del contesto abitativo, conferendo loro i seducenti riverberi dell’argento, dell’oro o persino del platino. Molto apprezzato è infine l’impiego dei rivestimenti in stagno privo di piombo, che rispondono alle indicazioni salutistiche dell’arte Feng Shui, contribuendo a realizzare ambienti dotati di grande equilibrio e armonia.

 

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